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Il mio primo articolo del 2020 parlava di “programmazione”:
sei carico per il nuovo anno?
Stai già programmando strategicamente le vendite?
A distanza di solo un anno sembra sia cambiato il mondo: zero sicurezze, zero pianificazione, zero anticipo.
Non sappiamo ancora se potremmo uscire dal nostro comune, possiamo mai pensare di organizzare un soggiorno che sia pur leisure o business?
…ma il tuo cliente può ancora sognare e aspirare ad un futuro dove si tornerà alla vita normale!
Armati di ottimismo e proattività:
cosa ci aspetta per questo nuovo anno di turismo?
FATTI TROVARE PRONTO!
Il 27 gennaio ho avuto il piacere di partecipare ad un evento, ovviamente online, dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, ente che nasce nel 2014 per analizzare l’andamento del settore turistico in Italia: analizza la domanda, stima i trend emergenti e svolge ricerca nell’ambito dell’ospitalità, dei servizi esperienziali e del turismo organizzato, sia leisure che d’affari, attraverso surveys che coivolgono 50000 strutture alberghiere ed extra alberghiere ogni anno.
Il tema super caldo e complesso è stato quella della previsione di questo pazzo imprevedibile 2021…che tanto imprevedibile non è se guardiamo bene: incarna ed evolve principi del mercato che stavamo già sperimentando negli ultimi anni e che hanno trovato massima espressione nella famosa epoca “post-covid”.
Come indica il professor Bertelè, l’Italia è il secondo Paese europeo dopo la Spagna per importanza del settore turistico sul PIL, e la media dei viaggi si è ridotta del -72% sul territorio mondiale.
Quali saranno gli effetti permanenti? Sicuramente potrebbe essere la diffusione dello smartworking e delle conference call, con giusta preoccupazione per hotel business e per il traffico aereo. Già nel 2020 le grandi catene alberghiere internazionali hanno cercato di “trasformare” gli hotel a destinazioni diverse: un esempio le camere di Hilton destinate agli studenti invece che ai business man, Marriot che ha creato spazi di co-working ecc.
Il Direttore Filippo Maria Renga ha poi esposto i dati dell’andamento del numero di notti trascorsi dai clienti italiani e stranieri nel nostro Paese nel 2020 e conferma i trend che abbiamo già osservato: stasi totale ad eccezione dei mesi estivi, dove abbiamo visto rifiorire il turismo domestico.
E’ stato rilevato un crollo fino al -95% di fatturato per il turismo outgoing (e tutti i fornitori ad esso legato come agenzie di viaggio, assicurazioni, trasporti), che è stato gestibile e ridotto al “solo” -40% per il turismo di prossimità.
L’e-commerce nel settore turistico è diminuito del -60% con particolare sofferenza delle Ota che hanno perso il -57% del loro fatturato. E’ cresciuta la rilevanza dei canali diretti di prenotazione che hanno costituito il 66% delle transazioni: comprensivo di sito diretto, app ma anche e soprattutto canali tradizionali come il telefono che rimane lo strumento che il cliente utilizza anche dopo la prenotazione online per accertarsi delle condizioni della struttura che ha prenotato.
Il fattore umano rimane fondamentale e imprescindibile!
Particolare attenzione è stata posta al comparto dei viaggi d’affari, grazie all’intervento di Andrea Guizzardi, Direttore Osservatorio Business Travel.
Si è scatenata quella ha definito la tempesta perfetta:
- Indebolimento del mercato
- Tensioni internazionali: rapporti Usa-Cina, Brexit ecc.
- Attivazione di procedure complesse di restrizione, aumento della burocrazia, quarantene e varie altre disposizioni.
- Trasporti ridimensionati (è meno oneroso per le aziende di trasporto cancellare i voli!)
- Percezione di insicurezza dei meeting con conseguente aumento degli incontri a distanza
Ma la vera domanda che dobbiamo porci per il futuro è: sono cambiamenti STRUTTURALI O CONGIUNTURALI?
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Le spese per i viaggi sono crollate del -63%: solo la ristorazione e il settore ferroviario hanno aumentato i prezzi, mentre il resto dei settori li ha diminuiti (ricettività, servizi aerei ecc.).
Per la prima volta in 20 anni di Osservatorio il valore del viaggio in auto / noleggio ha superato la biglietteria di treni e aerei.
Per dare alcuni indici in termini di perdita di fatturato: il calo trasporti aerei è stato circa del -83%, hotel -61% e ristoranti del -53%.
Tuttavia, è aumentato il focus dai meri “costi”, che portano solitamente le aziende a valutare maggiormente il conto aziendale, alla sicurezza e qualità, con un aumento di richiesta di consulenti esterni che fa ben sperare in futuro nell’attenzione per le aziende di evitare i tagli e puntare a maggiore professionalità.
Si prevede che il mercato italiano mostrerà i maggiori elementi di ripresa dal secondo quadrimestre, ma non sarà sufficiente a recuperare le perdite del 2020. La crescita media stimata del +12% non compenserà la totale perdita del -63% in un solo anno.
Cose che si sapevano? Forse sì, ma qui hai I numeri che ti dimostrano che non sono sensazioni!
Il mondo sta cambiando? Sì!
Saremo quelli del passato? Mai più!
Possiamo riproporre gli stessi schemi?
Assolutamente no, devi rispondere in maniera efficace a ciò che chiede il mercato!
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Finora hai letto una panoramica del mercato turistico più o meno digitale, ma ora parliamo del BOSS, di
colui che decide del destino del SETTORE: IL TUO CLIENTE
Cosa pensa? Come reagisce?
Ecco che Eleonora Lorenzini, Direttore dell’Osservatorio Innovazione digitale del Turismo, ha riassunto in 10 punti i mutamenti della domanda e le innovazioni dell’offerta per il 2021:
- NEVER ENDING TOURISM: sempre più richiesto il vivere il soggiorno come un’opportunità per un’esperienza a 360 gradi. Si riscontra un’estensione nello spazio e nel tempo dell’esperienza turistica sia fisica che digitale: il cliente vuole essere seguito e coccolato pre – durante e post soggiorno.
E’ aumentato del 40% il tempo di fruizione dei contenuti digitali: questo deve diventare un’opportunità per il travel come lo è stato quest’anno la creazione di virtual tour per mostre, musei ma anche esperienze di visita di luoghi e degustazioni…tutte esperienze che avvicinano il cliente anche alla volontà di comprare prodotti locali, con conseguente aumento dell’e-commerce. - HOLIDAY WORKING: è aumentato moltissimo lo smartworking da luoghi di vacanza e va sfruttato come opportunità di destagionalizzazione. Nel 2020 il 5% dei travel manager hanno previsto convenzioni per trascorrere periodi di remote working da luoghi di vacanza.
- Ricerca di ESPERIENZE SHORT STAY: sono apprezzatissimi anche i percorsi di un solo giorno, con particolare attenzione all’escursionismo e in generale alle attività all’aria aperta.
- Maggiore ricerca di SOSTENIBILITA’: il turista di oggi pone sempre maggiore attenzione alla scelta di un brand che adotti politiche di responsabilità sociale e ambientale. Molto sentito il tema del “come vengono trattati i dipendenti”…l’avreste mai detto?
Il digitale è il vero must have del 2021!
- Soggiorni sempre più DIGITALI E CONTACTLESS: sono aumentati in maniera esponenziale il check in online o da mobile (il 31% contro l’8% del 2019), i pagamenti da mobile, chat e assistenti virtuali (il 14% contro il 2% del 2019).
- Investimenti che si focalizzano maggiormente sulla GESTIONALE OTTIMALE DEI CANALI: se cresce l’utilizzo del CANALE DIRETTO da parte del turista, le strutture si dotano quasi tutte di channel manager, PMS, revenue management system, CRM e tutti gli strumenti tecnologici ormai imprescindibili per una struttura al passo con i tempi.
- Necessità di CONOSCERE LA DOMANDA: c’è maggior interesse e necessità di fonti, di studiare i dati real-time per cogliere giorno dopo giorno le esigenze e i comportamenti degli utenti e dei competitors, in modo da poter reagire tempestivamente alle richieste del mercato.
Furio Gianforme, industry head travel di Google Italia, ha portato l’attenzione su come la gestione della pandemia dei diversi governi abbia fortemente impattato la richiesta del turista.
Basti vedere i trend di timida ripresa del turismo in estate, dove sono state svantaggiate le Nazioni come Uk che hanno eliminato per ultime le restrizioni!
Anche il colosso delle ricerche online ha delineato trend similari a quelli sopra citati:
- Le destinazioni più periferiche sono state riscoperte rispetto alle grandi città
- I trasporti sono cambiati: maggior utilizzo dell’auto rispetto al traffico aereo
- Il tipo di alloggio preferito è differente: è cresciuta esponenzialmente la scelta di case vacanza rispetto agli hotel
- Le priorità del consumatore sono evidenti: flessibilità e sicurezza (elementi a medio-lungo termine), la domanda domestica sarà un elemento ancora preponderante nel 2021 ma non nel futuro a lungo termine
- L’approccio data driven per adattarsi al consumatore
Google Italia ha risposto alle esigenze degli albergatori che per il 52% desiderano maggiori informazioni sui potenziali viaggiatori e ritiene per il 40% di non avere competenze sufficienti per implementare strategie di marketing efficaci.
In Italia, 1 su 5 imprenditori NON SA DA DOVE INIZIARE.
Google propone quindi diverse opportunità innovative per supportare gli imprenditori del settore:
- Eccellenzeindigitale.it > per migliorare le competenze digitali per sostenere l’impresa
- g.co/italianInDigitale > corsi in digitale in senso più ampio, sia per valorizzare le PMI che le persone nel settore del retail e del turismo
- Artandculture.google.com > per supportare le istituzioni culturali e mettere a disposizione degli utenti un vero e proprio museo digitale per visitare mostre e luoghi di interesse di tutto il mondo
- Google my business > per promuovere e geolocalizzare le attività commerciali e pubbliche
- co/hotelinsights > una nuova piattaforma del turismo per fornire agli operatori i dati di settore specifici per analizzare la domanda e dare informazioni sulle ricerche per categoria hotel.
- SICUREZZA, ASSISTENZA, FLESSIBILITA’
Come abbiamo notato sia per viaggi business che leisure, la parola d’ordine è flessibilità e maggiore sicurezza. Nonostante l’imponente crisi che ha colpito settori come quello dei Tour Operator e altri intermediari, solo il 3% ha dichiarato di voler rinunciare all’intermediario di fiducia nel futuro: c’è più consapevolezza della necessità di supporto per avere maggiori garanzie anche a fronte di un investimento superiore. Al tal proposito, è intervenuto Lucio Mattieri del Gruppo SicurItalia (leader servizi gestione del rischio).
La previsione risulta ottimistica per gli specialisti: la situazione attuale sta conducendo in realtà ad una crisi del mondo “fai da te” e si registra una maggiore esigenza di rivolgersi a professionisti del settore viaggio per essere assistiti a causa della complessità delle limitazioni imposte sugli spostamenti, le tempistiche più dilatate dovuta alla maggior burocrazia e la necessità di garantire sicurezza soprattutto per i viaggi dei propri dipendenti.
Inoltre, è intervenuto Alessandro Bartolucci, Ceo Besafe Rate, che ha presentato la sua startup, realizzata per coniugare le esigenze di flessibilità per il cliente e quelle di revenue per l’albergatore : la tariffa not refundable per l’hotel e che diventa refundable per il cliente.
- Le INTERMEDIAZIONI TRADIZIONALI hanno sicuramente sofferto molto quest’anno: si è passati dalla ricerca di agenti a veri e propri consulenti di viaggio, i quali nonostante la crisi sono dotati sempre più di strumenti digitali per garantire comunque il servizio al cliente. La previsione quindi non è di un fallimento del settore, ma di una rimodulazione del loro servizio.
- La crescita all’ASSOCIAZIONISMO e la propensione a modelli operativi basati sulle sinergie si fa sempre più largo nelle prospettive di mercato del 2021.
In ambito assicurativo è intervenuto Renato Avagliano, di Allianz, che ha sottolineato come la pandemia non ha comportato solo l’adattamento del servizio (come ampliare la copertura per le pandemie in generale) ma anche la creazione di servizi per rassicurare i viaggiatori e gli operatori, l’esigenza di porre attenzione non solo al viaggiatore ma a tutto il suo ecosistema, come lo sviluppo di servizi a supporto della persona (rapporti con la famiglia, salute ecc.)
Infine Maria Elena Rossi, di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, ha sottolineato come la crisi post-covid abbia accentuato l’importanza dell’elemento umano e la necessità di aumento del TRUST (fiducia fra persone).
Avendo perso il 70% dei pernottamenti e stimando un recupero reale solo nel 2024, è importante ora capire come l’Italia può recuperare quote di mercato e sfruttare le nuove opportunità per rispondere alle esigenze del nuovo modo da fare turismo.
La domanda focale è: dove siamo competitivi?
Possiamo riassumere la sua riflessione in 3 punti:
- allargamento del MERCATO OBIETTIVO: finora non abbiamo considerato le esigenze dei nuovi viaggiatori (millennials e generazione Z, te ne sei mai interessato?)
- potenziamento del TURISMO DI PROSSIMITA’: è sempre più importante riportare ai valori dell’autenticità e di esaltare il prodotto locale;
- ottimizzazione del RAPPORTO CENTRO/PERIFERIA: mai come oggi è fondamentale non parlare più di contrapposizione fra grandi città e piccole località, ma vi è necessità di ricostruire una collaborazione fra centro e periferia.
Non dobbiamo parlare più di contrapposizioni ma di nuove relazioni.
ATTENZIONE al pericolo dello svendere il prodotto Italia!
Il ribasso dei prezzi non può compensare il ribasso delle occupazioni …ed è controproducente: sarà difficile tornare ai prezzi iniziali e mancheranno sempre più guadagni da poter investire nuovamente nei prodotti.
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Non siamo preveggenti ma abbiamo dati, consapevolezza e una marcia in più per affrontare questa nuova era del TURISMO!
La crisi è fonte di progresso:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose “.
Albert Einstein
About The Author
Chiara Consorti
Misura, valuta e apporta miglioramenti ai processi aziendali assicurando l’efficienza delle operazioni revenue e di settaggio strategico. Non le sfugge un dettaglio e non c’è novità che non venga considerata. Update è l’obiettivo! . "Non cerco di ballare meglio di chiunque altro. Cerco solo di ballare meglio di me stesso." [Mikhail Michailovič Baryshnikov]